Non sono bastate le puntate sull’argomento del noto programma “Striscia la notizia” per impedire un comportamento, che, a voler usare un eufemismo, definirei poco professionale di alcune società di consulenza/consulenti che ancora “vendono” letteralmente attestati di formazione sulla sicurezza sul lavoro senza effettuare i corsi (o nella migliore delle ipotesi erogando qualche nozione gravemente lacunosa) non rispettando i tempi, le modalità, ed appunto i programmi previsti dagli accordi stato/regioni.
Ovviamente tali “società/consulenti” (uso le virgolette appositamente) praticano ai datori di lavoro prezzi stracciati.
Tutto ciò avviene a danno di molte società di consulenza/consulenti che invece hanno a cuore la tutela dei lavoratori o dei datori di lavoro e quindi erogano con serietà i corsi con i programmi ed i tempi previsti dalle leggi, e soprattutto, fornendo nozioni utili (che a volte salvano la vita) ai discenti.
A tutto ciò si aggiunge la beffa in quanto i consulenti/le società serie che presentano un’offerta al cliente/(e quindi devono necessariamente programmare e valutare economicamente le effettive ore di lavoro da svolgere) rischiano a volte di essere additate come “fuori mercato”.
Questa situazione provoca, secondo la mia esperienza, i seguenti danni:
In ordine di gravità:
1) Aumento dei rischi di infortuni / malattie professionali per la mancata, incompleta o lacunosa formazione erogata (i rischi se li conosci li eviti, se non li conosci non puoi evitarli);
2) Misure di prevenzione e protezione dei lavoratori (magari previste nel DVR fatto dal consulente) non attuate o non comprese;
3) Sanzioni pecuniarie e sanzioni penali per il datore di lavoro in merito alla mancata applicazione delle misure sopraindicate.
Quindi, occhio a scegliere il consulente/società di consulenza.
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Al link seguente trovi un articolo del mio blog che potrebbe esserti utile sul come valutare le offerte di un professionista/società di consulenza:
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Buon lavoro.